Il gioco d’azzardo è stato analizzato come fenomeno che colpisce i giovanissimi, ovvero gli adolescenti o coloro che hanno appena raggiunto la maggior età: ecco quale risulta essere il profilo che riguarda questa particolare figura molto a rischio.
I giovani giocatori d’azzardo: chi sono?
Secondo alcuni dati realizzati grazie alla collaborazione tra Nomisma e l’Università di Bologna, è stato possibile tracciare un profilo facilmente individuabile che riguarda i giovani giocatori d’azzardo.
Questi sono principalmente di sesso maschile: oltre il cinquanta sette percento dei giovani, compresi tra i quattordici e diciannove anni, ha sostenuto di aver preso parte a delle scommesse sportive o puntata.
Le ragazze invece tendono ad essere meno influenzabili rispetto ai giovani di sesso maschile: solo una su quattro, dato comunque molto alto, ha spiegato di aver giocato alla slot machine o ad altri giochi d’azzardo.
Oltre alla giovane età è stato possibile anche localizzare dove il gioco d’azzardo minorile si concentra maggiormente: è il meridione della penisola italiana ad essere il luogo dove i giovani hanno deciso di prendere parte ad una scommessa e di puntare il loro denaro sfruttandolo in uno di questi mezzi.
Sul lato della formazione scolastica, molti dei giovani giocatori frequentano gli anni intermedi della scuola superiore di tipo tecnico, come quella commerciale.
Ad identificare i giocatori d’azzardo è anche un basso rendimento scolastico: coloro che hanno dei voti al di sotto della sufficienza sono quelli che tendono ad avere maggior possibilità di divenire giocatori d’azzardo più o meno incalliti.
Si tratta quindi di un profilo abbastanza semplice da analizzare e che permette di identificare quali sono le persone maggiormente a rischio.
Gioco d’azzardo in famiglia
Ovviamente sono presenti anche altri dati che permettono di capire il perché, molti giovani, cascano in questa sorta di trappola.
Purtroppo si parla di un esempio familiare non corretto: i giovani che giocano alle slot machine oppure ad altri mezzi simili sono coloro che hanno un genitore, o comunque un parente stretto col quale si frequentano assiduamente, che gioca in maniera costante alle slot, poker ed a casinò virtuali.
Si tratta quindi di una situazione che ha creato non poca tensione visto che, il gioco d’azzardo, assume anche dei connotati che possono essere definiti come trasmissibili ai giovani.
L’esempio dei genitori che giocano in maniera assidua fa in modo che anche i figli seguano questa sorta di modello che potrebbe comportare solo ed esclusivamente delle situazioni che risultano essere poco piacevoli.
La frequenza dei giocatori giovani
Altro dato molto importante, analizzato con grande attenzione durante la ricerca, riguarda la frequenza relativa all’utilizzo dei giochi d’azzardo.
I giovani hanno sostenuto, almeno la maggior parte di loro pari ad oltre la metà, che sfruttano i portali virtuali, ma anche le slot machine nei bar, con una frequenza superiore alle due volte alla settimana.
Pertanto si parla di un dato molto elevato che potrebbe comportare non poche problematiche ai giovani stessi dato che molti di loro non riescono poi a smettere di giocare, finendo in una spirale dalla quale sembra quasi impossibile uscire.
Viene quindi spiegata la motivazione di molte chiusure relative alle sale giochi o comunque a dei particolari limiti vincolanti che riguardano il gioco d’azzardo stesso, preso in considerazione in maniera attenta e precisa in modo tale da evitare che la situazione possa non peggiorare e vedere protagonisti sempre più giovani che vanno incontro a tale problematica in maniera tanto costante quanto pericolosa e dannosa per la propria salute e tasca.